
La Navicella Lyrics
- Genre:Hip Hop & Rap
- Year of Release:2025
Lyrics
Conservo in me la memoria
Di quel paradiso perduto
E nulla potrà mai dissolverla
Ma quanto è lontano ora quello che ho avuto
Correvo lungo una spiaggia, respiravo a pieni polmoni
La notte guardavo il cielo, disegnavo costellazioni
In questa atmosfera, mi manca l'aria, io non son fatto per stare qua fuori
Ti cerco ovunque, ma non ti vedo e non riesco a trovare mondi migliori
Sorvolo deserti di vetro, piove mercurio sopra l'ossidiana
Un cielo antracite ed oceani di magma, poi un altra pianura erosa e inabitata
Io atterro e cammino, sotto gli sterni di antiche creature ora fossilizzate
Ho esplorato a lungo i crepacci, le vette, ogni luna di questo sistema solare
Ricordo le stelle comete, là sulla terra avveravano i sogni
Ed ora che affronto tempeste magnetiche e passo attraverso banchi d'asteroidi
Penso alla vita, dove sei finita? Deve esserci un modo per ritrovarti
Ma sto solo sprecando tempo e energia finché perdo me stesso sul ponte ologrammi
Ora basta rabbocco le maniche: riparo iniettori nel mio deflettore
Intensifico il flusso dei gravitoni, era un po' che non entravo più in sala macchine
Non posso permettermi errori nei calcoli delle fluttuazioni quantiche
Tenterò un salto con tutto il deuterio che mi è rimasto nelle ultime capsule
Si piega lo spazio-tempo, nel mio reattore d'antimateria
Brucio gli isotopi e per adesso, questa esplosione so contenerla
Il plasma nel nucleo che si riscalda, arriva a milioni di gradi celsius
E ora sono pronto a tornare in plancia, pronto a cercarti nell'universo
Conservo in me la memoria
Di quel paradiso perduto
E nulla potrà mai dissolverla
Ma quanto son grato per quello che ho avuto
Correvo su una montagna, respiravo a pieni polmoni
La notte guardavo il cielo, disegnavo costellazioni
Ed anche se adesso mi manca l'aria, il supporto vitale pare funzioni
Perciò ritorno sulla poltrona, so cosa fare con quei bottoni
Volo fra polveri interstellari, qui non esiste una direzione
A velocità superluminale, sto viaggiando a curvatura nove
Spingerò ai limiti questo motore, conosco qual è la mia missione
Tutte le antenne son dispiegate, capto qualcosa dentro al rumore
Poi un lampo, un impulso al circuito neurale: non cerco più attorno a me un'astronave
A un tratto mi chiedo chi mi ha creato, è la mia intelligenza che è artificiale
Ma per quanto tempo ho vagato nel vuoto, immaginandoti nei riflessi
E ora all'improvviso non son più solo, ora finalmente riesco a vederti
Passo attraverso le nebulose, poi volo dentro a una supernova
Ma come funziona l'evoluzione? Vado all'origine di ogni cosa
Scruto la voracia dei buchi neri, divorano radure di pianeti
Mentre il mio abitacolo si disgrega, vedo tentacoli e mondi alieni
Si buca lo spazio-tempo, bruciano le leggi della materia
E ora che ne osservo la parte oscura, so a cosa si attacca ogni particella
Noi siamo lo spazio fra le molecole, suoni che vibrano a una frequenza
E adesso che riesco a riaprire gli occhi, scopro che è la mente la navicella