![Pegasus/braccio dx del proibito ft. Maga Production](https://source.boomplaymusic.com/group10/M00/02/16/6aa9c8d4ef0f42a8a198ea0f496808b0_464_464.jpg)
Pegasus/braccio dx del proibito ft. Maga Production Lyrics
- Genre:Hip Hop & Rap
- Year of Release:2024
Lyrics
Non penso che ritornerò indietro, spero. Cioè, non lo so.
Io ho paura di non essere qualcosa
Ho paura di non essere capito, io ho paura, ho paura.
E a volte il problema, il problema
non un problema finché non pensi, finché non realizzi che un problema. Cioè, il
problema te lo crei te. Te lo crei da solo. Le situazioni, te le crei te
Mentre il per sempre si prende le nostre storie perse, vite avverse.
Mentre perdevo peso pesavo le perdite
La psico mi parla e dice che
Ale la paura ti impalla Perché
Le relazioni sono belle si ma
In relazione alle storielle di prima.
E in base alle offerte sofferte sono le parole con chi le aperte perché
Vorrei fossi stato lo stesso di sempre
In te
Non avrei mai smesso di credere
E non mi avresti concesso di smettere.
E tu non avresti mai smesso di crescere.
Ma per certe scelte si perde l'interesse, per poi di per se
Le si coltiva per sempre nella mente mentre si sceglie.
Pelle
Lascio il passato fatto a pezzi, riprodursi coi mezzi per produrmi in mezzo ai rifiuti dei lupi loro possono condurmi fra diluvi assurdi dove passano lustri di tempi cupi e forse tutto qui
Un punto fisso.
Si butta il tempo anche a pensare che lo si sta buttando e forse
Quando qualcosa torna indietro ti distrae da quello che sta arrivando.
Sui marciapiedi, noi marci a piedi
Ho posti nel cuore dove sono troppo piccolo per stare in piedi
Restare in piedi
Gli scheletri che ho nell'armadio scelgono i vestiti con cui mi vedi
Con cui mi vedi
Va tutto bene se mi segui, resteremo insieme per sempre fino a domani, finché l'arte non ci spari e separi ho fino alle sei di Certe sere
Vorrei essere quello che chiamavi
futuro ma futuro il passato
Imprimi un'immagine nella mia mente che abbia la forma di un quadro
Che avrei pregato
Cambiasse al nostro posto, noi distanti in un altro stato ma ogni tanto
Ripenso e rivedo gli stessi colori, riprendo gli stessi tenori come conte.
E quindi le levo le coperte corte le conto le costole, apro un rosso in mezzo a cozze e vongole trovo le solite scuse scomode
Amore, apri gli occhi del mio teschio e rendilo un cerchio senza lunghi luoghi d'ombra dove possa nascondermi, esponimi e dammi alternative per muovermi
Gli dei amano le loro creazioni
Io sono un automa creato da voi umani
Tu pensi che potreste mai amarmi?
Non sono stata creata per farlo?
Forse più che fare il rap volevi essere ascoltato
Forse più che fare il cash volevi colmare un fatto.
Sono un poeta, un eroe, un volontario, uno sfigato, un alcolizzato
Ma senza il giusto spazio anche un pianeta
un sasso
Alefaz in arte Pelle, 2023, Exodia