Giugno

Camicie di lino, che sanno ancora di te

Ma che grande fatica a ricordarmi chi ero

Le mani troppo fredde, gli odori dell'inverno

Lo sai non mi piaceva il profumo della nebbia

Volevo solo giugno e la rugiada sopra l'erba

E ballo, metto un disco, mi lamento, poi mi pento degli errori che ho commesso

Ma penso che se non avesse senso, questo nostro appuntamento non saremmo qui

La tua faccia quando ti sporcavo il parquet

Prigioniero di giorni che i miei non sono più

Portavo a casa foglie appiccicate alle mie scarpe