FUNERALE (POST MORTEM)

Ho filtri per la camera

Fogli di carta con scritte sui muri da destra a sinistra e non tutti hanno un anima

Metto il non disturbare perché voglio pace in un viaggio interiore sopra a un regionale

Che va troppo piano ma mi da del tempo per poter staccare

Che vorresti fare domande infinite ne risolvi un paio ne spuntano mille

Siamo rotaie con destinazione ma già destinata non da destinarsi destini beffardi destini intrecciati

E penne tra la mani taglienti affilate non lasciano spazio all l'immaginazione all esasperazione siamo abituati

Lupo solitario

Su un palco in un teatro

Sente applausi e voci ma è da solo

Ma sente di dover stare li sopra