Fulmini e Grandini Lyrics
- Genre:Hip Hop & Rap
- Year of Release:2024
Lyrics
Qua il cielo cade a pezzi e non puoi ricomporlo
Passan le dita sui segni è come un dolce sussurro
Voci nel nulla assoluto nel buio dei miei pensieri
Riportano al mio vissuto all'emozione di ieri
Che piano piano svanisce cade in un profondo pozzo
Dove tutto fluisce dove tutto va perso
Dove scompaiono i frammenti dove vanno i ricordi
Perché li tieni segreti alle tue stesse funzioni
Perche dimenticare cercare di mentirsi
È la scelta più facile piuttosto che capirsi
E tutto così fragile e nuoto in mezzo ai capricci
Sei solo un filo labile in mezzo fiumi di vizi
La bugia che ti veste ucciderà solo te
Ti corroderà il ventre sarai scritto nel carnet
Di una danza alla morte che non vorrai lasciare
Tra le note distorte di una canzone agghiacciante
(Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi)
Tossico il siero io l'agente patogeno
Mi sento come il batterio braccato dal macrofago
Non vedo nessun cielo quello è solo l'intonaco
Fermo al vicolo cieco non mi risulta illogico
Solo scheggie di vetro conficcate in ogni polso
Vene pulsano del morbo distante se lo svelo
Sono enormi occhi di corvo che ti guardano di sbieco
Un ottimo conforto se non hai niente di meglio
Non esiste una meta né il momento catartico
Schiacciato dal pianeta sarà perché lo gravito
Pieno di vita aliena nello spazio endocranico
La conoscono appena farmaco dopo farmaco
Pensano che la frenano stanno solo rallentando
Un'enorme cancrena che uccide ma non sai quando
Come dentro l'arena le dita stanno tremando
Sarà il sogno che si avvera mentre ti stai svegliando
Nascosti in fili intrecciati all'ombra dei tuoi sbagli
Dietro tende oscuranti finché tendi a oscurarti
Rido sommerso dai drammi tra parole strazianti
Che mi rompono i cardini qua non volano rondini
Ci sono fulmini e grandini nei discorsi che fai
Nascondi i tuoi punti fragili ma non li guarirai
Nascono fiori marci se è tossico il terreno
E qua respiriamo acidi da quando siamo nati
A cui siamo abituati il veleno
A cui siamo legati l'odio senza freno
A cui siamo affezionati il piacere senza senno
A cui non rinuncerai quei tuoi ricordi sapidi
Che dimenticherai sono soltanto attimi
Fili di grossi telai però morsi di aspidi
Una tela di mantidi che divora i miei anni
Che sbudella i miei piani che non lascerà resti
(E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te)
Respiro le nubi ogni boccata è mutazione
Particelle orosolubili infatti è una soluzione
Troppi dubbi irrisolvibili superano il trilione
Siamo carenti di stimoli da sovrastimolazione
Il vuoto sta nelle iridi perderanno colore
Se col fuoco poi lo liberi dai bordi dell'alone
Siano quadrupedi o bipedi gli servirà un boccone
Saranno sudori e brividi secondo la stagione
Secondo la stagione asseconderò l'umore
Col caldo c'è confusione mi fonderò con gli spiriti
Al freddo le parole pesano come un mattone
Ne puoi vedere il vapore e sentirne tutti i sibili
Persi nelle tele viaggiamo senza una fine
Sopra rotte parallele però sfrecciano invertite
Non toccherò nessuno solo viti arrugginite
Serviranno nel digiuno mi sapranno di ferite