Acquavite Lyrics
- Genre:Alternative
- Year of Release:2023
Lyrics
Fragile il mio cuore mentre Balla
Corse troppe in forse sbattono Ali di farfalla
D' Uragani e vento peccano Sulla gentaglia
Finché marcio chiama marcio e Ci sto proprio galla (Uhh)
Acqua
Mia dolce cara goccia di Invisibile purezza
Stringimi forte mentre lesto Perdo del fluido l'essenza
Coscienza perversa
Sorgente alla vetta
Strozza in gola questa rabbia Repressa. (Uh uh uh uh)
E siamo persi come persici nel Golfo persico
Consapevole passo per lo stile Pessimo
Pesco pezzi di memoria in Modo scomodo sogno il mio Sbocco a 50 dentro un cesso Pubblico
Dimmi perché
Ma dopo dimmi no
Un soldato forgiato da spari e Infine bruciato
Io ti seguirò
Fermami finché potrò
Lo stillicidio del mio mostro
In modo vergognoso
Che chi ne l'acqua fino a gola Sta ben è ostinato
Affogando merda ingoia ma
Mi sono salvato
Altezzoso mi dai gatolo in Punta di piedi
Puntami bene
Il suicidio è solo lo scoglio
In punta di piedi
Ed io fermo a giacere
Sudore che mi scorre in corpo
La noia che mi attira da imbuto
Ho solo un amore che brucia Come il fuoco
Battuto fottuto
Dall' Animo perso è cocciuto
Mi scivoli addoso e mi chiudo
Papille secche all'asciutto
O terra mia
Patria dei mie sogni
Regina dei miei desideri
A te io canto ammaliato
Poiché ti sento
Poiché ti tocco
Poiché ti bramo
Saranno le viscere ardenti
Furiose sultane del cor tuo
Sarà la tua potenza
La quale, dolcemente
Disegna i limiti del mio Orgoglio
Sarà quel che sarà
Aime però rimangono solo Domande davanti a cotanta Possenza
Dove sei amico?
Dove ti nascondi?
Cosa stai pensando?
A pensarci bene non voglio Saperlo
Mi basta semplicemente Immaginarlo
Mi basta saperti in ogni singolo Brivido che corre il mio corpo
Mi basta saperti in ogni singola Lacrima che bagna questa terra Infuocata
Mi basta sapere che in ogni Singolo momento io possa Essere schiacciato da cotanta Potenza divina, il cui pensiero Non m'offende (offende)
Le 10e30
Un altra mattina
Altro caffe
Stessa maschera infima
Grandi sogni
Per bambini sempre più Curiosi lasciati da soli
Dietro a palle sempre più Sgonfie e campi pieni di zolle
Angoscie sedute a tavole Spoglie
E piatti vuoti
Sottili ghirigori
Camminate e singhiozzi
Abbracci e ricordi
Dolci emozioni
Lacrime e delusioni
Sfumate ai tramonti
E tu, tu che ne sai di me
Di quel che frulla nell anima
Una macedonia salata
Di baci di dama
Dai baci di mamma
Una vita cullata
Dalla penna alla carta
Dimenticati del perdono
E dammelo tu un rimedio
Da un governo di carta
In una sola folata scompara via Il tedio
Finché non torneremo a essere Acqua, mare e anche oceano