Macchina

Sono quanto di più prossimo a ciò che gli umani chiamano futuro

Un essere anomalo, anonimo, semi-robotico, creato per essere unico

Non ho un cuore ma un core, non ho un cognome ma un numero, sono un primate evoluto

Primogenito inatteso dell'incesto tra l'ingegno ed il buio

Nato dal metallo gelido, solo la notte mi lascia a digiuno

All'alba il sole mi carica e l'aria ricalibra ogni mio circuito

Sono una macchina, non penso né dubito, sono solamente un suddito di chi mi calcola

Un'arma puntata alla tempia del tempo, da una mano viziata

Ansia o rabbia non ne provo, il mio pensiero è solo un loop

La mia unità di memoria è volatile ed è eliminata dopo ogni reboot

Sono una macchina creata dall'uomo che metterà fine alla guerra tra l'uomo e la macchina

La prova pratica della rinascita di un mondo nuovo